Roman Holidays.


E finalmente per me ed Elena arrivarono le sudate, conquistate e meritate…. vacanze Romane!

Tutto inizia programmando in una settimana  (siamo ragazze esigenti noi!) i 3 agognati giorni nella bellissima capitale *__*
La partenza da Lamezia Centrale alle 00.22 per perdere meno tempo possibile, le risate per sistemare letto e lenzuola nella cuccetta e la non-dormita per il rumore eccessivo ci fanno arrivare a Roma fresche e riposate u.u

Dopo la colazione in stazione, varie notizie contraddittorie e un giro avanti e indietro su Viale delle Province, raggiungiamo il b&b, che ci presenta una stanza accogliente, una porta del bagno semi-trasparente e niente canali mediaset alla tv!
Allegre e pimpanti iniziamo a prepararci e alle 10 siamo pronte, truccate e profumate.
Cartina in mano, ci infiliamo nell’affollatissima metropolitana dopo qualche momento d’esitazione perchè non riuscivo a infilare il biglietto dalla parte giusta (che dire! L’emozione gioca brutti scherzi!).
Le metro a Roma sono due: A e B, dove A non sta per Arancione e B per Blu come pensavo io…no! La A si chiama Rossa.
Della visita alla bellissima Basilica di S. Pietro ricordiamo in particolare: un uomo di colore che esprime il suo apprezzamento per noi (“siete bellissime!”), una statua a caso, le foto che non ne volevano sapere di venire fuori con un’illuminazione decente e i vani tentativi di riuscire a sentire senza cuffie la voce della guida italiana.
La parte più difficile è stata trovare un posto dove mangiare ma soprattutto fermare la mia fame atavica di circa ogni 3 ore. Per pranzo sognavo un primo, un secondo, un contorno e anche la frutta, ma mi sono dovuta accontentare di una misera focaccia ç.ç
Castel Sant’Angelo è la prossima tappa. Qui le nostre eroine sfidano una sfilza infinita di scale e salite per poter raggiungere la terrazza, ampia, soleggiata e con una vista M E R A V I G L I O S A.
Sosta tra le bancarelle, il tempo di comprare qualcosina e di ascoltare un tizio con il suo amletico dubbio su cosa potessero pensare gli extraterrestri di noi esseri umani (“che penseranno quanno ce vedranno raccoglie’ a merda der cane!”), un altro tizio che ha portato non-so-quale rete telefonica a Catanzaro e che voleva essere ringraziato da Elena per questo e infine il tipo della bancarella dei giochi di magia, un po’ sclerato e somigliante al Cappellaio Matto di Alice in Wonderland.
Giro su Via del Corso, dove ho scoperto che qualsiasi vestito appeso a una gruccia in presenza di Elena tende inevitabilmente a cadere per terra attratto da una misteriosa forza proveniente dal suo tocco delicato. E come dimenticare poi l’attrazione fatale dei suoi jeans per la cacca di piccione davanti Piazza Venezia e i vani tentativi di immortalarla in una posa quantomeno guardabile con la statua in sottofondo!
Infine immancabile cena al Mc Donald’s e rientro alle 10 e mezza, perchè ricordiamo che siamo due brave ragazze noi (e che non avevamo dormito la notte precedente).
La pioggia di fine serata non ci voleva, e i nuvoloni grigi e bastardi che si sono accumulati sulle nostre teste la mattina dopo ci fanno perdere ogni speranza di una bella gironata (e anche la speranza per me di mantenere i capelli liSSi liSSi.. sigh!).
Il secondo giorno comincia con un’abbondante colazione (non così abbondante da non farmi venire fame 3 ore dopo!) e con lo shopping in Via Cola di Rienzo e la perdita di orientamento in un negozio spaventosamente grande e confusionario in allegato.
Pranzo decisamente più gradito con un bel piatto fumante di lasagna *O*. Nel pomeriggio, il tempo di buttar giù un piano di battaglia e optiamo per la visita del Colosseo, del Pantheon e della bellissima Fontana di Trevi. La pioggia, nel mentre, cadeva implacabile rovinandoci foto e capelli. Con fatica e ostinazione, riusciamo a fotografarci nel fatidico momento del ‘lancio della monetina’ e a farci fotografare decentemente davanti la fontana (bastava togliere il flash nè!).
Con i piedi e la spalla doloranti trascorriamo un po’ di tempo alla ricerca di un posto diverso dal Mc Donald’s per cenare. E Spizzico fu!
Il terzo giorno vede Elena ricoprire i panni di modella sexy circondata dai fiori di Piazza di Spagna. Nonostante la pioggia, stupenda ( la piazza, non Elena! 😛 ).
Concludiamo lo shopping sfrenato in Via del Corso e ci fermiamo a riprendere fiato a Piazza del Popolo.
Si avvicina la triste ora del ritorno in patria, mentre rispunta il sole dall’oscurità permettendoci di spalmare le nostre chiappette sui gradini di Piazza di Spagna, gremita di gente.
E’ il tempo di tirare fuori i biglietti. DOVE SONO I BIGLIETTI?? O_O
Infarto delle ore 5.30, con conseguente corsa alla biglietteria e al deposito bagagli. Due ore di nervi a fior di pelle prima di prendere il treno, con una ‘cena’ consumata frettolosamente… dove? Al Mc Donald’s! Che domande!
Un viaggio durato mezz’ora in più e i sensi di colpa, sentiti e ammessi, per aver un po’ trascurato l’amore mio >.<
In ogni caso, io e la mia cricetina non abbiamo permesso che il ‘finale a sorpresa’  ci rovinasse un così bel viaggio insieme…
un viaggio I N D I M E N T I C A B I L E.

Grazie Roma.

1 thoughts on “Roman Holidays.

  1. uff!!! e cosi mi hai fatto piangere… ti ringrazio di questi giorni meravigliosi .. della tua compagnia..io nn sono molto brava con le parole … però sappi che ci saro sempre… che qsto viaggio sarà l inizio di una lunga seria perchè ci tengo tanto a te !!!! e poi dove la trovo un altra cosi assente, mangiona, ke nn conosce la storia dell arte….???? ciomba mia ti voglio trppo bene

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